The OtherS (4/03/2012)

THIENE (VI) - Il gruppo è stato fondato nel settembre 2009, su iniziativa di Zeo (batteria), Baru (chitarra) e Muna (tastiere). Per completare la formazione vengono reclutati Carter (chitarra), Fuz (voce) e Fabbro. Di lì a poco cominciano le prime prove nella sala banda del patronato. La band prosegue le attività senza un nome, fino al giorno del primo live in cui confermano il nome The OtherS.
Il gruppo ha continua le prove ampliando il  repertorio e con la formazione originale; con l'uscita di scena di Fabbro, subentra Baru "grande" (basso).
Ora il gruppo continua a provare e a migliorarsi ed è in cerca di eventi o locali per potersi esibire.

 

DAL BLOG dei THE OTHERS

PICCOLE RIFLESSIONI SU GRANDI PROBLEMI

 
-Premessa non starò molto attento alla forma perchè voglio solo svuotarmi di alcuni pensieri ricorrenti, quindi portate pazienza.
Io sono Leonardo ho 19 anni sono un animatore, “suono” la batteria nel gruppo The Others che magari cambierà nome prima o poi, studio ingegneria a Padova e ho un sacco di dubbi. Da quando sono piccolo non mai avuto una passione fissa, fino a quando non ho cominciato a suonare la batteria; la musica è sempre stata una costante nella mia esistenza ne ho sempre ascoltata tanta, sono sempre stato molto critico e curioso però non mi sono mai creduto all’altezza di poterla “fare” la musica. Ora che ci sto provando sono contentissimo e molto triste allo stesso tempo. Suonare con i miei amici è un sogno ed è la mia passione, spero che questo non valga solo per me all’interno del gruppo,  però quando ne parlo pieno di entusiamo ai miei genitori, al leggendario nonno o ai conoscenti di Padova mi sembra sempre di parlare di “cazzate”, di sogni infantili, le cose importanti sono altre! Prima il dovere poi il cazzeggio, ovvero la mia passione. Io sono cresciuto principalmente in due ambienti diversi: casa mia e il Patronato (sorta di oratorio) che mi hanno formato, sotto certi aspetti, in modi diversi; in casa ho imparato a vedere le passioni e i sogni come delle cose secondarie, roba da hippy, a tal punto che ora ne sono terrorizzato, le vedo distanti e non ne parlo mai seriamente in famiglia(con questo non sto dicendo che la mia famiglia è malvagia o roba simile, anzi sono fortunato) , mentre in patronato mi hanno insegnato che le proprie passioni sono importanti e che se portano alla felicità vanno inseguite. Denaro e situazione stabile= bene. Passioni e felicità= male, voglia di fare niente, perchè chiaramente studiare o che cacchio ne so è avere voglia di fare in generale qualsiasi altra roba è: voglia di far niente.
-NOTA: con tutto ciò non credo che fare il musicista sia facile o sia solo divertimento, anche qui ci si deve impegnare e sacrificare, come in tutte le cose d’altro canto.-
Mi trovo assolutamente spiazzato: non so cosa sia giusto, non so decidere fra quello che vorrei e quello che in teoria dovrei fare, e non ho assolutamente il coraggio di compiere una scelta in nessuna direzione. Anche il fatto che nessuno di noi abbia mai parlato di lanciarsi del tutto nella musica la dice lunga… Questi valori, la felicità gli amici ecc. sono solo vaccate?” I soldi non fanno la felicità ma aiutano, quando ti troverai senza soldi e avrai fallito te ne pentirai e sarà troppo tardi per l’università e allora dovrai spaccarti il culo di lavoro e adeguarti ad uno stile di vita basso.” questa è la parte della mia testa che è contraria. Perchè non si parla mai concretamente e onestamente di queste cose? Come se facessero schifo, come se fossero distanti, come se scegliere la propria strada, una stada diversa, non fosse neanche da prendere in considerazione. Fino ad ora la parte contraria della mia testa ha dominato, spaventandomi a morte con prospettive di fallimento e infelicità, e del fatto che potrei risultare una delusione per la famiglia, el fiolo mato che gavea in mente solo de divertirse coa musica e la so orchestrina.
Ascoltando gruppi come i Verdena, i Bud, o non volendomi spostare troppo, i The Sun… provo un’invidia allucinante, e penso chi sta sbagliando? Con che coraggio loro hanno compiuto questa scelta? Ora sono felici (penso di sì)? Come tirano avanti? Questi e tantissimi altri dubbi sono nella mia testa in questo momento e chissà cosa succederà in futuro… il futuro mi fa cacare addosso solo a pensarci, il fatto che non ne so niente… futuroooo woooooo!
Esattamente 663 parole per non concludere niente, volevo solo condividere con voi (anche se dubito che qualcuno leggerà o addirittura commenterà!) quello che penso in questo momento, se vi ha fatto schifo colpa vostra che l’avete letto.
Una scelta deve essere fatta. Quale?

 

Biografia ed "estratto Blog": The OtherS

Stesura: Valentina Ciccanti

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