Con la valigia sempre pronta

Intervista ad una blogger

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Chi di noi non ha mai pensato di tenere un diario, un quadernino, un piccolo spazio per scrivere quello che passa per la testa... O, perché no, un  Blog. Parole che una volta rimanevano rinchiuse tra i quattro lati di un foglio di carta, ciò che solo pochi avevano il “privilegio”di leggere, oggi, grazie alla rete, sono a disposizione di chiunque per immedesimarsi, commentare, apprezzare o meno. Ma come nasce un Blog? Chi sono i Blogger? E soprattutto, perché decidono di offrire “parole” alla mercè di chiunque?

Una Blogger l’abbiamo trovata: Sara. L’abbiamo intervistata e ci ha dato una mano a capire qualcosa in più sul fenomeno.

 

 - Sara, perché nasce il tuo Blog?

L’idea  è nata grazie alla spinta di un giornalista che teneva un corso nella mia scuola. Mi consigliò di iniziare a catturare qualche informazione  vicina al mio mondo e di rimodellare il tutto con parole mie. Mi disse di utilizzare un linguaggio semplice ma che, allo stesso tempo, mettesse in risalto la "forza del racconto", non soffermandomi, quindi, solo sul lato oggettivo della questione ma cercando sempre di andare oltre, in un certo senso, celando le sensazioni e le emozioni personali lasciando al lettore la libertà di condividere o meno.

-  E come mai proprio un Blog, quindi, il Web piuttosto che altri mezzi?

Forse perché è il modo più facile, veloce, personalizzabile e facilmente raggiungibile da più persone e di diversa estrazione sociale. Ormai viviamo di tecnologia ed è una delle poche cose che, anche per quanto riguarda il futuro, sembra rappresentare una delle poche certezze. Di conseguenza, l’avanzare della tecnologia “uccide” tutti gli altri mezzi.

Dunque, scrivi sapendo che qualcuno legge. E non ti da "fastidio" questa consapevolezza? Si sa che, qualsiasi cosa finisca in rete, anche una volta eliminata lascia una traccia. Non ti sembra che, in qualche modo il Web possa comportare una "censura" indiretta a quello che vorresti dire? 

Ovviamente ogni tipo di Blog ha una sua identità. Se decidi di crearne uno tuo si suppone che tu non ti senta vincolato dal linguaggio che utilizzi, ne tantomeno pensi a “moderare i toni”. Per quanto mi riguarda non è un problema. Penso che, mentre scrivi, sei consapevole del fatto che potrebbe leggere chiunque. Essendo personale hai libertà di fare quello che vuoi. All’inizio volevo utilizzarlo come mezzo per far conoscere il mio amore per la scrittura (come ho scritto anche nella descrizione del Blog). Ma, poi, si passa a voler farsi conoscere attraverso le parole... Forse non lo so nemmeno io, comunque sia, è tutto molto spontaneo.

Cosa scrivi sul tuo Blog?

Quello che mi passa per la testa, direi che è la risposta migliore. Pensieri, opinioni, canzoni…Tutto.

Tanto per farci i “fatti tuoi”… che aspettative hai dal nostro Paese?

Dicono che i giovani hanno il potere di cambiare il mondo. Ma se le possibilità che ci vengono offerte, invece che aiutarci, ci “sopprimono”, cosa dovremmo aspettarci?

Per concludere, cosa vorresti fare da grande?

Voglio fare la modella e sposerò uno ricco… Ovviamente scherzo! Il mio sogno sarebbe quello di avere un lavoro che mi renda felice al di là di una categoria specifica come giornalista, pubblicitaria ecc. ecc. La speranza ancora c'è, ma la voglia di trovare lavoro all'estero dopo la laurea è ancora maggiore.

 

Intervista a Sara Calabrese

A cura di Valentina Ciccanti